Come un film.

Come un film.

Quello che accade dentro di noi, ad ogni istante, è una successione continua di informazioni.

Detta in questo modo, può certo risultare una analisi un po’ fredda ed un po’ semplicistica, ma andiamo più in profondità. I nostri meravigliosi sensi, costantemente, comunicano dati al nostro cervello: attraverso un efficace lavoro di quella che viene definita “trasduzione”, un’immagine od un suono divengono informazioni rappresentabili per mezzo di impulsi elettrici.

Nel nostro cervello tutto questo si combina ad una straordinaria analisi in tempo reale: sulla base di ciò che ci capita e di ciò che abbiamo precedentemente sperimentato, decidiamo come agire e, fattore determinante, vengono evocate delle emozioni. Schemi antichi di anni o decenni vengono subito messi in gioco, i pensieri si susseguono tanto rapidamente da non riuscire nemmeno ad intuire come questi quasi-automatismi ci stiano facendo agire. E’ quello che definiamo il “nostro carattere”. Possiamo intervenire? Possiamo “cambiare”?

Le ragioni per provarci sono tutte riassunte nell’espressione “essere più felici”. Il moto continuo dei nostri pensieri, l’assenza di silenzio, di spazio tra questi è come una pellicola cinematografica che scorre rapidissima.

Potremo mai riuscire a diventare tanto capaci da avvertire i singoli fotogrammi e potere decidere il nostro comportamento sulla base di questi? Perché ciò che accade è che spesso ci accorgiamo davvero di cosa abbiamo fatto o detto solamente dopo che parecchie manciate di questi sono state proiettate dentro di noi, senza potere essere afferrate. E forse, dopo, ci siamo resi conto che non volevamo davvero comportarci così.

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