Perché si scrive un libro? È una bellissima domanda, dalle tante risposte. Un libro è spesso un atto creativo e forse la mia risposta è che si compie un atto creativo per una esigenza. Nel mio caso, alla base del libro che vi sto per presentare, si è sicuramente manifestato un bisogno molto specifico, quello di comunicare.
La vita non è facile. È una banalità? non credo. In quest’epoca facciamo fatica a parlare di problemi, di sofferenza o di semplice incapacità a capire che cosa ci può rendere felici. Ci prova la filosofia, ci prova la psicologia, ci prova addirittura la farmacologia.
Siamo distratti, pesantemente. Immaginiamo la nostra vita, prima di tutto, prima di viverla. Immaginiamo noi stessi, il nostro passato, il nostro futuro. La realtà non si cela mai ai nostri occhi, sono i nostri stessi pensieri a velarla, a renderla a volte invisibile.
Ho trovato alcune, bellissime, emozionanti risposte nel Chan, cioè lo Zen cinese. Testi di mille e quattrocento anni fa che sembrano parlare direttamente a noi, gente del XXI secolo, di una cecità che ci impedisce di vedere il paradiso in cui viviamo, mostrandocelo come una sorta di purgatorio (per usare due immagini piuttosto comuni e chiare) e, di fatto, facendoci agire in modo da trasformare il Pianeta intero proprio in questo.
Sì perché non riusciamo più a vedere ciò che diamo per scontato, ciò che secondo noi è regolare, ciò che immaginiamo si verificherà per sempre. Esattamente come la presenza dei nostri cari, fino a che poi, più o meno all’improvviso, non ci saranno più.
E quante volte dopo un litigio proviamo la spiacevole sensazione di stare ancora litigando, ore dopo, da soli, immaginandoci di nuovo ad offendere, ad essere offesi, a discutere… fino a perdere le energie, la possibilità di divertirci, di riposare, di parlare davvero con qualcuno.
Ecco, il libro, che si chiama “Realtà è ciò che muta“, si occupa proprio di questo: cambiare il nostro modo di vedere la realtà, a piccoli passi, insegnando un metodo che ci accompagni giorno per giorno.
Il testo sarà proposto in una campagna di crowdfunding dall’editore Bookabook, che ha creduto nell’opera e che l’autore si sente, fin d’ora, di ringraziare.
Volete unirvi a chi sta facendo in modo che il libro venga pubblicato? passate su questo blog o seguiteci su Facebook. Nei prossimi giorni saranno pubblicati stralci del testo e saranno rese note le informazioni sulla campagna.
Grazie per l’attenzione!
(Daniele)
