Si comincia il 26 maggio, un venerdì, con la possibilità di scegliere tra due orari: dalle 13 alle 14 e dalle 17 alle 18.
Che cosa faremo?
Andremo insieme incontro alla realtà. Forse insieme farà un po’ meno paura o forse ne farà di più, ma comunque saremo insieme.
Ci si incontrerà in gruppo, un “piccolo gruppo“, con un massimo di otto partecipanti. Ci si conoscerà pian piano, guardandosi, prima di tutto. Cercando di ragionare sulle proprie storie e sulle proprie motivazioni alla meditazione. D’altro canto, a cosa “serve” meditare? In questo video ho spiegato che non si tratta di una azione ordinaria, un “fare per ottenere”, ma di qualcosa di diverso.
Il fatto più notevole: si tratterà un incontro tra esseri umani, senza pensare a doverci identificare con il ruolo che ricopriamo nella società. Esseri umani, che si guardano in volto. Respirano. Abitano un pianeta che fa parte di un sistema solare, il quale a sua volta fa parte della periferia di una galassia. Il fatto che esista la possibilità stessa di incontrarsi è straordinariamente rara, in un Universo tanto vasto.
Nessuno sarà obbligato a fare o dire nulla nulla, nemmeno a pronunciare il suo nome, se non lo vorrà o non lo riterrà necessario. Ogni evento ha d’altra parte il suo tempo e le sue cause per manifestarsi e sentirsi a proprio agio non fa eccezione.
Tutti potranno ricevere. Accogliere. Stare insieme è estremamente potente. Si crea qualcosa che prima non c’era: un gruppo. Ciascuno potrà raccontare di sé e domandare un consiglio, in un ambiente non giudicante, aperto, intimo. Ciò che sarà detto in gruppo, resterà nel gruppo: un patto, se vogliamo definirlo così.
Il gruppo ha le sue logiche, le sue dinamiche. Ci muoveremo lungo il sentiero senza meta che si compie con passi che non fanno alcun rumore (la meditazione mi piace definirla anche così). Faremo meditazione, cioè “faremo” il più profondo non fare. Insieme.
8 incontri, a partire da venerdì 26 maggio, presso lo spazio messo a disposizione dal Poliambulatorio Fisiotecnik, via Svizzera 8, a Padova.
Sarò felice di accogliervi per iniziare insieme qualcosa di nuovo, una occasione per coniugare meditazione e ed esperienza psicologica di gruppo.
P.S.: per chi se lo stesse domandando, la foto è mia. L’ho scattata quasi vent’anni fa.
