Filosofia Clinica è un sistema di intervento clinico, psicologico e filosofico, che nasce al confine tra psicologia e filosofia. Si tratta di un modo nuovo di intendere antiche concezioni filosofiche e di coniugarle con la metodologia ed il rigore della psicologia moderna. Gli incontri si svolgono infatti sotto la supervisione di professionisti iscritti all’Albo degli Psicologi.
Filosofia Clinica nasce da un lungo lavoro di teorizzazione, confrontando tra loro le diverse idee di “realizzazione” proprie della filosofia buddhista. L’obiettivo era il comprendere appieno che cosa effettivamente si dovesse cercare, secondo questo punto di vista così distante dal mondo europeo di oggi, e quali fossero i mezzi ideati ed utilizzati a questo scopo. È seguita una fase di sperimentazione in ospedale, dapprima con pazienti oncologici e quindi con operatori di reparto.
Il metodo non si rivolge quindi a chi attraversi una particolare condizione di vita, ma è semplicemente rivolto all’essere umano: nella società moderna, dal punto di vista di Filosofia Clinica, siamo tutti “pazienti”, cioè sofferenti. La società dell’immagine ci porta ad un lavorio mentale costante, in certe occasioni sfinente. Aspettative e ricordi si mescolano a speranza e timore, lungo tutto il corso delle nostre giornate e, spesso, anche delle nostre notti.
Rimane allora davvero poco tempo per la nostra vita autentica, cioè il contatto con la nostra realtà. Per non giungere alla fine dei nostri giorni con l’amara sensazione di aver vissuto solamente i nostri pensieri, è allora necessario fare i conti proprio con questi.