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Perché la scienza non sia una religione

Che cos’è la scienza? Si tratta di una sistematizzazione, il più precisa possibile, delle esperienze umane. Perché una informazione possa essere considerata parte del sapere scientifico è necessario che venga derivata da una osservazione oggettiva e replicabile. Significa che più osservatori devono avere la possibilità di verificare un certo fenomeno e la sua regolarità, sulla base di determinate condizioni, in modo da poter accertare che una ipotesi, appunto “scientifica”, sia corretta. Non è certo che la scienza, rispetto ad un (…)

Sindrome danese

Le certezze che puntellavano saldamente il nostro quotidiano, solo qualche mese or sono, si sono sfaldate. È stato chiaro come in realtà sia sufficiente davvero poco per rendere vacillante il nostro stile di vita. Adesso, proprio in questi giorni, tutto pare volgere verso un “peggio” che ha condotto i governi a misure rigide, le quali si traducono immediatamente in limitazioni alla libertà di movimento, e non solo, dei cittadini. Ma non è solo questo ciò di cui ci dovremmo occupare. (…)

Per una nuova etica alimentare

Con questo articolo facciamo un po’ di filosofia pratica: fino a che ci si limita alla speculazione pura e semplice, gli effetti restano vaghi ed a noi non interessa questo genere di materia. Gli esercizi di pensiero e gli atti di penitenza vuoti e fini a se stessi vanno molto di moda, ma non servono a nessuno. Durante questo periodo, di quella che ho definito in una recente intervista “auto-reclusione responsabile“, si sono moltiplicati appelli vaghi a “cambiare abitudini” e (…)

Rilassarsi. Come?

Sembra un paradosso. Eppure “ordinarci” di rilassarci quando si è molto agitati è (in piccolo) un po’ comparabile a quello che accade quando si dice “calmati!” a qualcuno che si sta arrabbiando: si ottiene il meraviglioso risultato di portarlo immediatamente dall’agitazione all’ira. D’altra parte, perché mai imponendomi di rilassarmi dovrei riuscirci? Esistono delle ragioni precise, anche se magari non le conosco tutte, che mi hanno portato a sperimentare una sensazione spiacevole, di agitazione o di ansia. Cosa si fa di (…)

Giorni alla finestra

Sono passati giorni, poi sono trascorse delle settimane. Alla televisione avevano parlato di un breve periodo, ma adesso abbiamo capito che non sarà così. Diventa sempre più difficile. Chi vive da solo inizia ad avvertire la mancanza dei suoi momenti fuori casa, chi vive con altre persone può invece sperimentare una sensazione di irrequietezza, per la troppa prossimità. Realtà è ciò che muta può aiutarvi a trasformare questo periodo in una occasione di cambiamento. Un libro che racchiude un percorso: (…)

Futuro anteriore

“Darsela”. Così si chiama, in Veneto, il gioco che consiste nello scappare, per non essere toccati ed appunto “riceverla” dal malcapitato che “ce l’abbia”. Chi viene toccato sarà poi a sua volta colui che dovrà inseguire gli altri, per liberarsene. Sì perché è sufficiente fare questo, beati bimbi, per non “averla più”: passarla ad un altro. Che cosa sia poi, questa “cosa” da cui ci si può liberare ma da cui si può esser segnati, nessuno lo sa. Marco è (…)