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Gruppi Zenit

Che cos’è un Gruppo Zenit? Un Gruppo Zenit è un formato da poche persone (non più di 8, non meno di 4) con sulle spalle un compito piuttosto particolare: trovare la propria direzione. Si giunge ai gruppi di meditazione con la voglia di imparare a meditare, ma qual è la domanda che ci ha portati lì? Solitamente si ha a che fare con una stanza in cui un insegnante ci parla, mentre chi ascolta resta in silenzio. Le nostre esigenze (…)

La strada per la felicità

Come immaginiamo la felicità? Sorrisi, magari risate fino a perdere il fiato e non riuscire più a parlare, mentre gli occhi lacrimano e sentiamo di toccare il cielo, forse per una volta di farne parte. Un istante meraviglioso, una sorpresa, una grande soddisfazione. Felicità è quindi una parola misteriosa, preziosa, sfaccettata. Ciò che per qualcuno è felicità, per un altro può essere banale o, magari, persino non desiderabile. Siamo davvero così diversi? Biologicamente, siamo molto simili, non è vero? Eppure (…)

Uno Sguardo tra le Pagine

Oggi ritorniamo a dare uno sguardo a “Realtà è ciò che muta” (il primo sguardo lo potete invece trovare qui), il libro sta cercando il vostro sostegno attraverso una campagna di prenotazioni (un “crowdfunding” promosso dall’editore Bookabook, il quale ha deciso di credere nel progetto). Va detto che tentare di promuovere un libro in questo momento non è semplice: le librerie lavorano pochissimo, organizzare eventi è complesso, le persone non escono ancora di casa molto volentieri e la vicinanza è percepita come (…)

Quando la luna sorge sul cuore.

Quando la Luna sorge sul cuore, dove va il maestro del mio essere? Si tratta di un interrogativo dotato di un intento ben preciso. La Luna che sorge sul cuore è la morte, il maestro dell’essere è l’essenza cosciente, ciò che rende ciascun senziente un punto di vista dell’Universo su sé stesso.  Potremmo grossolanamente tradurre (ogni traduzione, un po’ grossolana, lo è sempre) il nostro quesito con uno nuovo, a noi più comprensibile, che potrebbe suonare pressapoco così: “quando il (…)

Per una nuova etica alimentare

Con questo articolo facciamo un po’ di filosofia pratica: fino a che ci si limita alla speculazione pura e semplice, gli effetti restano vaghi ed a noi non interessa questo genere di materia. Gli esercizi di pensiero e gli atti di penitenza vuoti e fini a se stessi vanno molto di moda, ma non servono a nessuno. Durante questo periodo, di quella che ho definito in una recente intervista “auto-reclusione responsabile“, si sono moltiplicati appelli vaghi a “cambiare abitudini” e (…)

Come le ali di una farfalla

“…la vita, finché viene vissuta concretamente, è di là sia da concetti che da immagini. Per comprenderla, bisogna immergervisi, bisogna prendere direttamente contatto con essa; staccarne un pezzo per esaminarlo vuol dire ucciderla: mentre pensate di averne penetrata l’essenza, essa è svanita, ha cessato di essere vita, è divenuta qualcosa di immobile e di disseccato.” (D.T. Suzuki, 2013, Saggi sul Buddhismo Zen, Edizioni Mediterranee, pag. 103) Daisetsu Teitarō Suzuki nasce a Kanazawa, in Giappone, il 18 ottobre del 1870. Giunto (…)

I nostri Spiriti Protettori

Nella cultura giapponese, e per l’esattezza secondo la visione shintoista, un kami è uno spirito oggetto di venerazione. Queste “essenze”, che possono essere anche divinità, sono associate a momenti importanti di passaggio (esiste ad esempio il kami della fertilità), ad elementi della natura (come l’acqua, il fuoco…), ad animali… si dice ne esistano addirittura 300 diverse tipologie. In questi giorni, le cose possono farsi complicate. Non tutti siamo tanto fortunati da essere felici in famiglia, non tutti riusciamo a far (…)

Le ragioni di un libro

Perché si scrive un libro? È una bellissima domanda, dalle tante risposte. Un libro è spesso un atto creativo e forse la mia risposta è che si compie un atto creativo per una esigenza. Nel mio caso, alla base del libro che vi sto per presentare, si è sicuramente manifestato un bisogno molto specifico, quello di comunicare. La vita non è facile. È una banalità? non credo. In quest’epoca facciamo fatica a parlare di problemi, di sofferenza o di semplice (…)