Violenza

Violenza

La violenza non piace (quasi) a nessuno. Eppure, dentro molte delle nostre azioni, ogni giorno, si nasconde una piccola quota, quasi invisibile, di violenza.

Noi però non la vediamo. Il tutto viene abilmente camuffato, nascosto. Il più delle volte dalla pubblicità, altre dalla consuetudine.

E’ come se la suddivisione di un certo atto cattivo in tanti piccoli artefici, nella nostra mente potesse servire a far diventare tutti i partecipanti sommariamente innocenti. La verità è l’esatto contrario: si diventa tutti, allo stesso modo, colpevoli. Sì perché quando si agisce insieme per compiere qualcosa di sbagliato e si compiono le medesime azioni, la colpa si moltiplica, di certo non si divide.

Ma quanto siamo, davvero, in grado di cogliere le sfumature ed i risultati di ciò che facciamo? Di solito molto poco, ed il motivo è semplice: non siamo nemmeno davvero consci di cosa ci attraversi la mente.

In noi c’è troppo disordine: ci sono idee, c’è il bisogno di difenderci e di appartenere a qualcosa, di affermarci. Di consolarci.

Ecco che il cibo che mangiamo diviene non più soddisfazione di una necessità, ma primariamente una ricerca di piacere, con noi saldamente (giustamente?) al centro del tutto, come ci spettasse di diritto il nutrirci senza pensare alla sofferenza eventualmente inflitta, direttamente od indirettamente.

Utilizziamo plastica di cui potremmo fare a meno, sostanze di cui potremmo fare a meno. Acquistiamo oggetti (tossici? ottenuti dallo sfruttamento di altri esseri umani?) per riempire spazi che un oggetto non potrà mai riempire, prodotti per essere consumati (e per consumare), in fretta. Ce ne accorgiamo? Quasi sempre no.

Gli alberi, le montagne, gli oceani e gli altri abitanti della terra non possono fare manifestazioni in cui affermare i loro diritti, non possono ingaggiare battaglie legali. C’è bisogno di noi.

Del nostro tempo, della nostra passione? No. C’è bisogno della nostra consapevolezza, ma questa è tanto difficile da raggiungere esattamente quanto lo è il silenzio tra i nostri pensieri.

Photo by Laura College on Unsplash

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