Affermare Dio

Affermare Dio

Nel suo “La dottrina Zen del vuoto mentale”, D. T. Suzuki riporta una frase di un purtroppo non meglio specificato “mistico cristiano”. Si tratta di un passo dotato di importanza estremamente significativa, astraendo, per qualunque persona, non solo per chi professi una particolare religione.

Il linguaggio è una invenzione umana, di cui ci siamo già occupati sulle nostre pagine e di cui ci occuperemo ancora, perché nonostante sia probabilmente la più straordinaria delle nostre invenzioni, rappresenta anche una illimitata fonte di problemi.

La frase che D. T. Suzuki riporta nel suo testo è: “affermare dio è realmente diminuirlo“.

Ogni nostro concetto, ogni nostro pensiero, qualunque termine possiamo pronunciare non è che un recinto e non potrebbe essere altrimenti. Data tutta la realtà, una nostra parola, significando di fatto i confini di ciò che indica, ne coglie ed identifica una certa parte e, di conseguenza, la separa dalla realtà stessa.

Nella nostra mente sorge un pensiero. È allora a questo che la nostra attenzione si rivolge: una rappresentazione concettuale di una parte della realtà.

Se Dio è un nome che possiamo dare a tutto ciò che esiste, allora affermare Dio è realmente diminuirlo: è coglierne una porzione, è considerarne un singolo aspetto, è dividere Dio da Dio stesso.

Se Dio è la realtà e se la realtà è Dio, allora il linguaggio, nel suo tentativo di abbracciare la totalità, non può che fallire, poiché la sua azione comporta inevitabilmente il prenderne in considerazione una parte.

Se la comunicazione della realtà è impossibile, lo stesso fortunatamente non si può affermare per il farne esperienza ed è proprio la meditazione ad essere attuazione di questa possibilità.

Ciò che la nostra coscienza può realizzare è, nell’assenza di parole e pensiero, la testimonianza della totalità stessa, in un silenzio che comprende anche noi ed in cui soggetto ed oggetto, cioè individuo ed Universo, possono tacitamente rivelare la loro comune essenza.

Photo by Greg Rakozy on Unsplash

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