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È normale perché lo fanno tutti.

Normalità e consuetudine sono termini finemente intrecciati. Tutto ciò che nel nostro comportamento è “normale” solitamente corrisponde alla “consuetudine” e viceversa. Un tempo era accettabile picchiare i bambini, usare un orologio da taschino, fumare a teatro. Il confine del socialmente accettabile ha mano a mano, in ogni società, cultura ed epoca, modificato le sue linee, smussato i suoi angoli. Sempre “in meglio”? È difficile rispondere: a volte un “meglio” ed un “peggio” sono manifesti, soprattutto se coinvolgono la sofferenza od (…)

Per una nuova etica alimentare

Con questo articolo facciamo un po’ di filosofia pratica: fino a che ci si limita alla speculazione pura e semplice, gli effetti restano vaghi ed a noi non interessa questo genere di materia. Gli esercizi di pensiero e gli atti di penitenza vuoti e fini a se stessi vanno molto di moda, ma non servono a nessuno. Durante questo periodo, di quella che ho definito in una recente intervista “auto-reclusione responsabile“, si sono moltiplicati appelli vaghi a “cambiare abitudini” e (…)

I nostri Spiriti Protettori

Nella cultura giapponese, e per l’esattezza secondo la visione shintoista, un kami è uno spirito oggetto di venerazione. Queste “essenze”, che possono essere anche divinità, sono associate a momenti importanti di passaggio (esiste ad esempio il kami della fertilità), ad elementi della natura (come l’acqua, il fuoco…), ad animali… si dice ne esistano addirittura 300 diverse tipologie. In questi giorni, le cose possono farsi complicate. Non tutti siamo tanto fortunati da essere felici in famiglia, non tutti riusciamo a far (…)

Violenza

La violenza non piace (quasi) a nessuno. Eppure, dentro molte delle nostre azioni, ogni giorno, si nasconde una piccola quota, quasi invisibile, di violenza. Noi però non la vediamo. Il tutto viene abilmente camuffato, nascosto. Il più delle volte dalla pubblicità, altre dalla consuetudine. E’ come se la suddivisione di un certo atto cattivo in tanti piccoli artefici, nella nostra mente potesse servire a far diventare tutti i partecipanti sommariamente innocenti. La verità è l’esatto contrario: si diventa tutti, allo (…)