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Asperger: armi spuntate per il conflitto dell’assurdo

“La classe è grande, si fa più grande di momento in momento. Sono così piccolo, mi guardo l’unghia del mignolo, è davvero troppo, troppo piccola. Adesso penso solo a questo. La cartella verde di una delle mie compagne è davvero verde e mi rapisce gli occhi e quindi, subito dopo, mi fa sentire a disagio, inadeguato, è come se quel verde rivelasse a tutti che non valgo niente.” “Sono in mezzo agli altri, faccio fatica a guardarli tutti perché sono (…)

Malati di salute

Ho da sempre, dall’inizio della pandemia, detestato l’utilizzo della parola “guerra” per riferirsi a ciò che stavamo e stiamo vivendo. Una guerra è una situazione affatto differente. Anche se a volte può sembrare che il ruolo del “nemico” sia interpretato dal virus così non è: il virus non sceglie, il virus non ragiona, non vive, non persegue volontariamente nemmeno la sua stessa sopravvivenza. Si tratta di uno dei meccanismi più semplici della vita, nient’altro. Distinguiamo quindi tra “causa” e “nemico”: (…)

Nessuno è estraneo

Per quanto possa essere curiosa, questa affermazione è vera e lo è in un senso così profondo e radicale da far tremare il nostro modo di percepire, a patto di essere compresa davvero, completamente e di permetterle di invadere ogni ambito del nostro conoscere. Ogni parte della realtà è in relazione con le altre e quindi ogni nostro gesto, che lo desideriamo o meno, è profondamente, intensamente collegato a ciò che ci circonda: l’aria che respiriamo è già stata respirata (…)

Le prove generali

Viviamo. Il più delle volte distrattamente. Questa non è oggettivamente una gran cosa. A dire il vero, anzi, è proprio un problema. I giorni passano, i mesi e gli anni non sono da meno, ed arriva quindi l’attesa di un esito, una notizia che riguarda la nostra salute. Di solito tutto inizia con un evento inaspettato: un sintomo che cattura la nostra attenzione e che ci rende sospettosi, timorosi, tanto da chiedere un consulto.  L’idea che il nostro tempo sia (…)

Golden Exits

Si tratta di un film del 2017 che, stranamente, non ha una traduzione del titolo in italiano. È forse una pellicola passata un po’ in sordina, che non ha riscosso grande attenzione, ma che ho trovato significativa. Scelgo quindi di parlarne un po’ e mi sento di consigliarvene la visione. Si può trovare a noleggio online, senza troppa fatica: è una buona occasione per una serata a casa, a proteggersi dai primi freddi. Non occorre svelare troppo della trama e (…)

Per contare davvero qualcosa.

Stiamo vivendo un periodo piuttosto complesso a livello planetario. Non stiamo parlando di virus, ma di politica e di ambiente. Vecchie ferite si riaprono e nuovi conflitti si manifestano. Incendi e devastazioni di vario genere, più o meno tutti in grado di annoverare l’uomo tra le loro cause, si presentano ai nostri occhi. Cosa possiamo fare? Poco. Nulla in molti casi. Possiamo pensare di firmare una petizione, di inviare una email: per molti di noi, privi dei mezzi economici per (…)

“Realtà è ciò che muta” su Lulu.com

Dopo l’esperienza della prima edizione con Bookabook, in tiratura limitata (ed in consegna a gennaio) per chi ha sostenuto il progetto in crowdfunding, il libro diventa disponibile da subito per tutti coloro i quali desidereranno leggerlo: la seconda edizione è infatti ordinabile su Lulu a questo indirizzo. Un grazie sentito va a tutte le persone che hanno già acquistato il testo e che hanno voluto sin da subito, appunto dalla prima edizione, aiutare il libro a nascere. Non è facile (…)

La strada per la felicità

Come immaginiamo la felicità? Sorrisi, magari risate fino a perdere il fiato e non riuscire più a parlare, mentre gli occhi lacrimano e sentiamo di toccare il cielo, forse per una volta di farne parte. Un istante meraviglioso, una sorpresa, una grande soddisfazione. Felicità è quindi una parola misteriosa, preziosa, sfaccettata. Ciò che per qualcuno è felicità, per un altro può essere banale o, magari, persino non desiderabile. Siamo davvero così diversi? Biologicamente, siamo molto simili, non è vero? Eppure (…)

7Domande: Fiorenza Barbato

Oggi pubblichiamo un’intervista preziosa che ha come protagonista Fiorenza Barbato, una psicologa specializzata in psiconcologia e psicoterapeuta sistemico-relazionale. Durante questo periodo di pandemia la dottoressa ha continuato il suo lavoro, un servizio essenziale. Dalle sue parole filtrano umanità e sensibilità, qualità che di certo immaginiamo una professionista operante nel campo della mente debba possedere, anche se non è scontato sia così. Facciamo esperienza, attraverso la lettura delle sue risposte, di una realtà che solitamente non si palesa in modo chiassoso, (…)

Non è colpa tua.

Esiste un’azione apparentemente semplice, ma in realtà molto complessa: il curare.   Può sembrare paradossale parlare del curare invece che del problema (qualunque esso sarà, di volta in volta) di cui questo si occupa, soprattutto in un periodo di pandemia: con l’occhio lungo della filosofia è davvero possibile compiere ogni tipo di misfatto e di scelta, apparentemente, insensata. Il curare presuppone uno o più esseri viventi (ci si può curare anche da soli) ed uno stato non ottimale di salute, (…)